A chi arriva percorrendo la Strada Padana Superiore - lasciandosi alle spalle l’hinterland milanese - o la "Strada provinciale Cerca", provenendo da Truccazzano o Vaprio, l’ingresso in Cassano d’Adda non deve destare particolari emozioni. Fortemente compromesso da file di anonimi palazzoni - frutto delle cementificazioni di fine Novecento - e dal non confortante scenario regalato dalla centrale termoelettrica, la città può a prima vista apparire come una realtà anonima, scontata e priva di fascino. Sicuramente diverse son invece le sensazioni provate dal visitatore o dall’occasionale passante che ha la fortuna di giungere da Treviglio: la vista del fiume, del canale Muzza e, soprattutto, la maestosità del Castello visconteo e lo spuntare di palazzi e campanili, danno immediatamente l’impressione di trovarsi in un luogo un po’ diverso e nel quale vale la pena di soffermarsi almeno per qualche ora. Cassano d’Adda è infatti un vero e proprio tesoro da esplorare: in gran parte sconosciuto ma decisamente prezioso e ricco di sorprese. Una città della Lombardia che ha fatto la storia, sia dando i natali a numerosi suoi protagonisti, sia fungendo da scenario per eventi di grande importanza e rilievo. Sono passati in tanti nelle sue strade: inventori, strateghi, artisti, militari, papi e imperatori: eppure non sono molti a saperlo.
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