Dopo un mese di gare, cala il sipario sulla prima edizione degli Italian Roller Games, una vera e propria “Olimpiade” tricolore di tutte le discipline con le rotelle. L’evento, organizzato dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna, ha infatti animato l’intera riviera adriatica dal 4 giugno al 4 luglio con una quarantina di eventi per lo più in stile “urban” che hanno coinvolto oltre 8 mila atleti. Da Forlì a Senigallia, passando per la Repubblica di San Marino e facendo base a Riccione, gli IRG hanno divertito e coinvolto decine di migliaia di persone di tutte le età. A fare un bilancio e a parlare del futuro è dunque il presidente della FISR, Sabatino Aracu: “Ricordiamoci che prima di partire non avevamo né la certezza di poter ospitare un pubblico contingentato sulle tribune, né la sicurezza sulla fattibilità della cerimonia di apertura degli IRG. Detto questo mi sento di affermare che l’edizione zero è stata un successo, e mi riferisco non solo alla buona riuscita dell’evento, ma anche ai numeri che questa iniziativa ha fatto registrare in termini di persone e d’indotto economico. Per molte famiglie di atleti in gara, la partecipazione agli IRG ha infatti rappresentato una sorta di prima vacanza nella meravigliosa costa adriatica dopo mesi di pandemia e di lockdown”.
“Attraverso questi sport, che guardano molto alle giovani generazioni, abbiamo dato lustro e visibilità mediatica alle località che ci hanno ospitato - prosegue il presidente -. Ne è emersa una Romagna in grado di offrire spazi e attenzione ai ragazzi e alle ragazze del mondo delle rotelle. Cercheremo questo anche nelle edizioni future, ma soprattutto punteremo a location che possano offrire impianti e aree all’aperto, come piste, piazze e parcheggi, dove poter portare le nostre discipline agonistiche. Certo, questo è un progetto difficile da realizzare con il pattinaggio artistico ma, per fare un esempio, si potrebbe pensare a una main arena a cielo aperto che accolga le finali delle specialità in una o più serate dedicate. Invece pensiamo a quanto si prestano allo stile urban l’hockey inline, l’inline freestyle o lo skateboarding”.
E infatti già in questa prima edizione l’inline freestyle, il roller derby e i gruppi artistico hanno gareggiato a pista Giardini nel cuore di Riccione, mentre i “Games of SKATE” di skateboarding si sono svolti a piazzale Roma, sul lungomare. E per quanto riguarda il futuro Sabatino Aracu racconta: “Mi permetto di dire che se dovessimo pensare al nostro potenziale, con gli IRG non ne abbiamo raggiunto nemmeno la metà. Nella mia testa c’è questa immagine per il futuro: persone che camminano sul lungomare e che si fermano, ogni 200/300 metri, a guardare le gare dei nostri sport a rotelle in tutte le loro sfaccettature. Diventerebbe un vero spettacolo, ma ci vogliono lungimiranza e passione anche da parte di chi ha il potere decisionale nelle Regioni e nei Comuni. L’Italia è così bella e ricca che avremo solamente l’imbarazzo della scelta per le location dei futuri IRG".
Foto di Raniero Corbelletti